sabato, febbraio 24, 2007

Chi Muore (Ode Alla Vita)

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle ‘i’ piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi e’ infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se’ stesso. Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare. Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza portera’ al raggiungimento di una splendida felicita’.


Pablo Neruda

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2 Commenti:

Alle 10:41 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

GRANDE GRANDE ODE ALLA VITA...vita intesa come nn sprecare il tempo...e ogni attimo, perchè questi non tornano +...grande Pablo Neruda.

 
Alle 11:29 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

Dreamgirls:
Ieri sera il mio cineforum ha “proiettato” il film Dreamgirls, un musical diventato film che racconta la storia della clamorosa scalata al successo canoro di tre talentuose ragazze di colore: le "Dreamgirls" per l'appunto il tutto con lo sfondo degli irripetibili e mitici anni ’60 e ’70; i timidi esordi delle ragazze tra un'audizione e l'altra, poi il primo contratto da coriste, il boom come gruppo, il tutto accompagnato dall'immancabile ombra minacciosa del duro prezzo da pagare per restare sulla cresta dell'onda.
Un film coinvolgente,con una grande e trascinante colonna sonora , l'ottima qualità di costumi, scenografia, e fotografia che riescono a ricreare fedelmente i favolosi anni della black music anni 60.
Buone le performances dell'ex Destiny's Child Beyoncé e del resto del cast, praticamente all black, nel quale spicca uno strepitoso Eddie Murphy nella parte di James "Thunder" Early (candidato agli oscar, ma nn ha vinto). Tutti gli attori sono però offuscati dall'ingombrante presenza, in tutti i sensi, dell'esordiente Jennifer Hudson,(mamma che voce!!!) l'unica che sembra davvero metterci l'anima. Le sue interpretazioni, la sua voce ti lasciano veramente a bocca aperta, e alla fine di ogni sua canzone ti spingono proprio ad alzarti in piedi ed applaudirla. Grandissima nell’interpretazione di Effie White. E meritatissimo l’oscar vinto come miglior attrice non protagonista.
Dopo Moulin Rouge, e Chicago un nuovo Musical che mi colpisce.
Consiglio di vederlo.

 

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